[GOLETO MUSEUM PARK] La costruzione del monastero risale al XII secolo. Nei secoli successivi il luogo conobbe un grande splendore finché nel 1348, a causa della peste, iniziò un lento declino. Tra il XVII e il XVIII secolo il monastero fu ampliato ma, con la soppressione degli ordini monastici voluta da Napoleone Bonaparte nel 1807, la struttura fu nuovamente abbandonata. Il concorso si propone di riconfigurare l’esterno del monastero attraverso un’architettura capace di dare continuità alla storia. Il museo, e il relativo parco, dovranno configurare l’area esistente valorizzando il luogo e proponendo nuova identità. Sale per convegni, laboratori didattici e spazi espositivi costituiranno le dotazioni di un edificio per la cultura che diventi un ideale ponte tra le epoche.

[PRIMO CLASSIFICATO] Kinga Szczudlik by Poland

L’idea principale del progetto è stata quella di proporre un oggetto fortemente connesso con lo spirito del luogo. Il principio principale era consentire al complesso di nuova concezione di non travolgere gli edifici del monastero esistenti. L’intero progetto si basa sui seguenti termini: luminosità, silenzio, ascetismo, eremo, contemplazione. La prima ispirazione proviene dai ruderi esistenti dell’Abbazia di San Guglielmo al Goleto; ripetendo il motivo dei cortili quadrati i volumi che compongono il complesso, sia i voti che gli spazi costruiti, ne riprendono la forma. L’Auditorium, dislocato in ambienti ipogei, fa da contraltare ai laboratori che emergono sopra il livello della strada. Le facciate in vetro appaiono come un drappeggio leggero e sono un riferimento metaforico alle agli abiti bianchi dei Williamiti. L’edificio sottolinea il carattere introspettivo del luogo offrendo ai visitatori l’opportunità di fermarsi a riflettere.

[SECONDO CLASSIFICATO] Manuel Fernandez Catalina_Natalia Alvarez Alonso by Spain

Creare un padiglione multifunzionale come nuovo ingresso all’abbazia del Goleto è una sfida che mette di gioco diverse componenti: da un lato è necessario partecipare all’atmosfera con un’architettura contemporanea capace di rispettare l’ambiente, dall’altro bisogna immaginare un complesso capace di generare un punto di incontro per i visitatori. Una volta all’interno, i visitatori percorrono una sequenza di cortili e altri spazi aperti che conducono alla chiesa proseguendo la logica architettonica dell’abbazia. La parte sud del lotto rimane verde, il filare esistente di alberi accoglie il visitatore, mostra il punto di partenza del percorso medievale e l’ingresso al nuovo padiglione. Il cuore del nuovo volume è il suo cortile, diventa punto obbligato nel percorso del fruitore e attorno ad esso si dispongono i diversi ambienti funzione. I materiali a vista instaurano un dialogo con le pietre del complesso esistente in ricerca di una continuità tra passato e presente.

[TERZO CLASSIFICATO] Adam Ponizy by Poland

L’idea alla base del progetto è quella di aumentare e sviluppare la forma esistente piuttosto che creare un volume totalmente estraneo. La forma minimalista del volume riempie perfettamente il pavimento mancante dell’ala meridionale, conferendo così all’intero sito un senso di completezza. Al piano terra, l’auditorium diventa ambiente baricentrico; accanto c’è un bar con una piccola cucina sul retro. Gli spazi dell’auditorium e della caffetteria sono separati da una parete scorrevole che consente di trasformare rapidamente stanze separate in un’unica e spaziosa area per eventi. Il maggiore spessore delle pareti ottimizza la risposta termica dell’edificio migliorando il comfort interno necessario ai climi che insistono nell’area geografica d’intervento.